Per poter accedere al contributo del Fondo Sociale Regionale le unità di offerta sociali devono essere tra quelle individuate dalla Giunta regionale ai sensi della D.G.R. n. 45 del 23/04/2018 e devono essere in regolare esercizio nell’anno in corso (in possesso, dell’autorizzazione al funzionamento oppure, ai sensi della L.R. n. 3/2008, avere trasmesso al Comune sede dell’unità di offerta la Comunicazione Preventiva di Esercizio - CPE).
Le unità di offerta sociali dovranno inoltre essere presenti nel gestionale AFAM con un proprio codice CUDES assegnato a seguito di registrazione da parte dell’Ufficio di Piano.
Il Fondo Sociale Regionale assegnato è destinato al finanziamento delle attività per l’anno in corso. Si precisa, quindi, che al finanziamento sono ammesse le unità di offerta attive nel 2025; nel caso in cui l’unità di offerta cessasse l’attività nel 2025, il finanziamento dovrà essere modulato in base al periodo di attività svolta nel corso del 2025. Ai fini della determinazione del contributo da assegnare all’Ente gestore, vengono prese a riferimento le rendicontazioni delle attività, dei costi e dei ricavi dell’anno 2024.
Non sono ammesse al finanziamento le unità di offerta che hanno iniziato l’attività nel 2025.
Il Fondo Sociale Regionale assegnato non può essere destinato alle unità di offerta sperimentali. La rendicontazione riferita all’anno 2024 viene presentata all’Ufficio di Piano dagli Enti gestori pubblici e privati contestualmente alla richiesta di contributo, utilizzando strumenti cartacei o informatici definiti e forniti dall’Ufficio di Piano stesso.
Per le unità di offerta residenziali per minori, la richiesta di contributo deve essere corredata dalla dichiarazione del legale rappresentante dell’Ente gestore, indirizzata all’Ufficio di Piano, in cui si attesta di aver inserito nel gestionale regionale “Minori in Comunità” (Minori Web) i dati riferiti ai minori accolti nell’anno 2024, in modo completo e nei tempi indicati da Regione Lombardia.
Contenimento delle rette: una delle condizioni necessarie per poter riconoscere il contributo alle Unità d’offerta è l’analisi delle rette applicate agli utenti e la verifica dell’effettivo contenimento delle stesse. Può essersi verificato un aumento delle rette purchè questo risulti al di sotto di un aumento del 7%.
Disavanzo: le unità d’offerta saranno ammesse al finanziamento solo se in disavanzo. Sarà quindi onere dell’unita d’offerta dimostrare che nel bilancio 2024 le uscite siano risultate in eccedenza rispetto alle entrate.
Non sarà erogato alcun contributo alle Unità di Offerta Sociale che, secondo i criteri individuati dall’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale, abbiano diritto ad una quota del Fondo Sociale Regionale 2025 inferiore a € 300,00.